Il partito dei rottamatori nautici

Nel mese di ottobre 2011, attraverso l’apposito modulo online, UNI ha raccolto indicazioni e commenti delle parti interessate in modo da valutare preventivamente l’interesse del mercato sul ciclo di fine vita delle imbarcazioni e raccogliere attorno al progetto che si intende avviare il più vasto e rappresentativo numero di stakeholder interessati.

Il progetto “Trattamento a fine vita delle unità navali e nautiche, da diporto, naviglio minore e attrezzature” (di competenza della commissione tecnica “Navale” dell’UNI) dovrebbe definire i requisiti e le procedure connesse al “trattamento-a-fine-vita” di queste unità e definire anche il rapporto tra i proprietari ed i soggetti responsabili della gestione di tali procedure. La futura norma intende rispondere alle esigenze ambientali, della comunità e dell’industria cantieristica nazionale di disporre di linee guida per la dismissione delle unità navali e nautiche, da diporto, naviglio minore e attrezzature realizzate in materiale composito, in metallo o in altro materiale, definite “a fine vita”. Tra i benefici attesi dalla possibile pubblicazione di tale norma vi è la riduzione dell’impatto ambientale, la tracciabilità dei processi di costruzione, di esercizio e di dismissione delle unità e delle attrezzature, la valorizzazione del costruito ai fini della produzione di materia prima secondaria con riduzione dell’impronta CO2. Sono attese anche benefiche ricadute sul piano dell’economia del comparto e la creazione di nuove figure professionali, nuove opportunità di impiego e migliore gestione della filiera nautica.