La prima barca in fibra di basalto

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Presentata la prima barca in basalto alla fiera “Mondo Pesca” di Carrara e, successivamente con la messa in mare prevista per il 16 dicembre al porto di Cala de’ Medici della “barca vulcanica” – nome coniato da Oliviero Toscani – costruita dai cantieri Tripesce, Marina Tre, Navalmec e Cmc. La Tripesce 29B, questo il nome della barca, è il primo caso a livello italiano di imbarcazione costruita con la fibra di basalto anziché con la consueta fibra di vetroresina e nasce sotto la guida del polo tecnologico della Magona di Cecina.

Il tutto supportato dal finanziamento di 730mila euro della Regione.  Il progetto è del 2002 e adesso, dopo anni di studio in collaborazione col dipartimento di ingegneria chimica e scienza dei materiali dell’università di Pisa e dopo circa un anno in cantiere, la Tripesce 29B è pronta a essere commercializzata nell’ambito della pesca professionale, ma anche della pesca turismo. Ma quali sono le caratteristiche della barca vulcanica? È un’imbarcazione di 29 piedi, lunga 8,85 metri e larga 3,35 nell’ordinata maggiore, è di tipo cabinato con grandi spazi in coperta e un’ampia zona lavoro nel pozzetto.

Ma i tratti salienti della Tripesce 29B – dicono i produttori – sono dati dalle caratteristiche che gli conferisce la fibra di basalto. «In confronto alla vetroresina, infatti, il basalto è più leggero del 20-25% e pertanto si ottengono minori consumi». E grazie alla collaborazione della Uplink Web Agency di Cecina il nome della barca rimbalza giù sul web

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