UCINA: E’ finita l’era dei possessori di imbarcazioni criminalizzati dal fisco

Il nuovo Redditometro cancella i coefficienti penalizzanti per la nautica e premia il pluriennale percorso di confronto tra UCINA e l’Agenzia delle Entrate. Il Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Anton Francesco Albertoni, a seguito di un incontro con il neo direttore della Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate, Salvatore Lampone, ha oggi illustrato le modalità di funzionamento dei nuovi Redditest  e Redditometro ai propri soci dichiarando “siamo finalmente giunti alla fine di un lungo periodo che ha visto la nautica da diporto essere penalizzata dal Fisco. Entrambi gli strumenti presentatici dal Direttore Lampone rappresentano un vero e proprio salto culturale, in generale verso il contribuente e in particolare verso la nautica, e per quel che ci riguarda costituiscono l’approdo e il successo di una campagna mirata a modificare la percezione del settore e di un percorso di confronto iniziato dall’Associazione nel maggio del 2010 al fianco della quale vogliamo continuare a lavorare”.

Il settore chiedeva da tempo un intervento dell’Agenzia delle Entrate sull’applicazione dei coefficienti introdotti nel calcolo del Redditometro nel 2010 per i quali precedentemente veniva moltiplicato il valore forfettariamente presunto della unità da diporto. L’importante novità del nuovo Redditometro consiste proprio nella scomparsa di tale coefficiente per cui il valore di acquisto della barca d’ora in poi peserà allo stesso modo della medesima spesa effettuata per un immobile, senza nessuna differenza di sorta tra beni immobili di pari valore. Contemporaneamente, il costo della rata del leasing andrà a finire fra le altre spese fisse, al pari del canone di locazione di un immobile, e sarà parimenti trattata.

Nella compilazione del Redditest, i possessori di imbarcazioni superiori a 3 metri (per quanto riguarda il Redditometro saranno prese in considerazione le imbarcazioni da 4 metri in su), dovranno indicare la lunghezza, la tipologia “vela” o “motore” e le spese per l’assicurazione e l’eventuale rata di leasing. I costi di manutenzione sono stimati sulla base della dimensione e della tipologia di scafo anche sulla base dei dati forniti all’Agenzia delle Entrate da UCINA a seguito di un’indagine commissionata alla Facoltà di Economia dell’Università di Genova e all’Osservatorio Nautico Nazionale. I valori sono stati ponderati anche considerando le differenti tipologie di strutture e la localizzazione geografica.

“Il Redditest potrà anche diventare un utile strumento di lavoro per i dealer nautici – aggiunge il Presidente di UCINA – in quanto consentirà di sfatare la sostanziale mancanza di fiducia dei consumatori cui hanno portato anni di demonizzazione dell’acquisto di un’imbarcazione”.