Con Hydropack propulsione innovativa e green

Dall’innovativa tecnologia AS di Vito Labruna, nasce il nuovo sistema di propulsione navale Hydropack, esempio dell’eccellenza italiana nel settore, progettato per ridurre i consumi e rispettare l’ambiente. Lo sviluppo di un progetto così ambizioso si avvale del supporto di Bosch Rexroth

L’azienda AS di Vito Labruna opera da circa 40 anni nel mercato della nautica, fornendo prodotti personalizzati per soddisfare le esigenze dei clienti nei settori Energy, con motori diesel e gruppi elettrogeni per applicazioni varie, e Movement, con gru idrauliche autocarrate e piattaforme aeree. L’azienda di Monopoli (BA) concentra i propri sforzi nello sviluppo di sistemi innovativi tanto da essere stata chiamata a rappresentare le eccellenze italiane nella scorsa edizione di Expo 2012 in Corea. Oltre al continuo processo di innovazione tecnologica, l’azienda punta molto sul rispetto dell’ambiente e sul risparmio dei consumi, come dimostra il recente sviluppo dell’innovativo sistema di propulsione navale integrato Hydropack, che si avvale della componentistica fornita da Bosch Rexroth.

Il sistema è composto da un motore oleodinamico, due pompe a controllo elettro-proporzionale, un sensore di temperatura,  sensori di pressione, valvole direzionali, una centralina elettronica RC4-4 con software personalizzato.

L’impiego della trasmissione idrostatica consente di gestire contemporaneamente la propulsione dell’imbarcazione, l’azionamento di tutte le attrezzature da lavoro (verricelli, gru, pompe di lavaggio, eliche di prua, ecc) e la produzione di energia elettrica. Attraverso lo sviluppo di un software dedicato alle specifiche esigenze del cliente e grazie all’utilizzo di una trasmissione idrostatica sia per l’elica sia per i servizi, è stato possibile realizzare un sistema dove la potenza dei motori diesel installati è completamente fruibile dall’utente in qualsiasi momento e secondo la migliore ripartizione possibile.

Il motore diesel è accoppiato a una pompa idraulica che manda olio ad alta pressione a un motore idraulico connesso con la linea d’asse. I motori diesel nel sistema Hydropack funzionano, nel punto di maggior rendimento, a velocità costante. Questo si traduce in una gestione ottimale dell’iniezione, in una riduzione dei consumi e delle manutenzioni e in un abbattimento significativo delle emissioni gassose, acustiche e vibrazionali.

Il sistema Hydropack non necessita di invertitore. L’inversione del movimento e la variazione della velocità avvengono variando la cilindrata delle pompe idrauliche, a favore di un’elevata resistenza a cambi di marcia frequenti (avanti-indietro) e di  controllo preciso della velocità alle basse andature. L’elica è  azionata direttamente dal motore idraulico, che consente molta flessibilità di posizionamento nel layout dell’imbarcazione. Il motore diesel possono essere installati ovunque all’interno dell’imbarcazione, in accordo con le esigenze del progettista navale: è così possibile equipaggiare anche barche piccole con celle frigorifere, cucina, cabine per l’equipaggio. La barca può essere ottimizzata nei pesi e negli assetti rendendola ancora più sicura anche con avverse condizioni climatiche.  I motori possono essere posizionati lontano dalle zone di lavoro in modo da rendere più silenziosa la zona di operatività, e non c’è il vincolo di posizionare il diesel in asse con l’elica.

“La vera innovazione consiste nell’aver integrato tutti i sistemi di bordo intorno alla trasmissione idrostatica e di aver così lasciato maggiore libertà ai progettisti” spiega l’ing. Massimo Labruna. “La trasmissione idrostatica non è una novità nel mondo della nautica, ma viene spesso scartata a priori perché ha una resa inferiore rispetto a quella meccanica. In Hydropack la componentistica fornita da Bosch Rexroth ha giocato un ruolo fondamentale, permettendo al sistema di raggiungere performance decisamente interessanti e superiori a quelle comunemente attese”.

“Il sistema proposto fornisce i tradizionali benefici offerti dalle trasmissioni idrostatiche, quali la libertà di installazione, l’indipendenza della coppia disponibile al motore idraulico dal regime di rotazione del motore diesel e la possibilità di avere una variazione continua e senza interruzione del rapporto di trasmissione tra motore diesel ed elica” spiega il tecnico  di Bosch Rexroth. “Grazie alla gestione elettronica, si aggiunge la possibilità di utilizzare al meglio i motori diesel installati sull’imbarcazione in funzione delle condizioni di lavoro”.

Ma i vantaggi non si esauriscono qui. Questa soluzione garantisce un maggiore controllo e monitoraggio dei parametri operativi, la protezione del motore da fuori giri, surriscaldamento  e fumosità eccessive, oltre a fornire la possibilità di avere una diagnosi di stato dei componenti, unita alla registrazione di eventuali anomalie.  “Questo è il risultato di un approccio che guarda all’imbarcazione nella sua totalità, dalla progettazione alla dismissione, andando a dialogare con tutti gli attori che intervengono nel sistema barca. Siamo convinti che questo modus operandi, che va oltre l’ottimizzazione del singolo componente, rappresenti un punto di forza e una scelta tecnologica vincente” aggiunge Labruna.

Sono circa una decina le barche che stanno lavorando con il nuovo sistema di propulsione; si tratta di imbarcazioni di tipo professionale, per lo più pescherecci, in grado di produrre risultati comparativi immediati. La sfida ora, è trasferire questo know how alla nautica da diporto. Il potenziale di sviluppo è notevole se si considera che l’aumento dei prezzi del carburante e la diffusione sempre più intensa di una cultura del mare stanno spingendo il settore della nautica verso soluzioni a ridotto impatto ambientale. Ad oggi sono state ordinate da Porto Torres, per il trasporto di passeggeri per il parco dell’Asinara, due barche che avranno a bordo Hydropack. “L’aggiornamento è continuo. Siamo perennemente alla ricerca di soluzioni tecniche in grado di offrire un prodotto sempre all’avanguardia, che favorisca la riduzione dei consumi e l’impatto ambientale. In quest’ottica, è già allo studio una versione ibrida di Hydropack, che andrà ad equipaggiare una barca a vela con pannelli solari” conclude Labruna.