Con la presentazione dei criteri di ‘valutazione’ del nuovo redditometro, tra i vari parametri sotto osservazione, la buona notizia proviene dall’accorpamento delle imbarcazioni tra i vari mezzi di trasporto. Delle 100 voci iniziali, sono aggregate in 7 categorie, una delle quali (Mezzi di Trasporto) ricomprende anche Natanti e Imbarcazioni alla stregua di Automobili, Minicar, Caravan. Moto, Aeromobili, Mezzi di trasporto in leasing e noleggio.
Pubblichiamo volentieri uno stralcio della lettera ricevuta in redazione da parte del responsabile di CNA Produzione, Giancarlo Gamberini, che in maniera estremamente chiara commenta la situazione.
…Mentre sono assolutamente da sottoscrivere tutte le considerazioni critiche sugli effetti negativi che burocrazia, imposizione fiscale, informazione distorta che transita ormai quotidianamente sui mezzi di comunicazione hanno su un comparto come quello della Nautica da Diporto e del suo ampio indotto di servizio già fortemente depresso dalla crisi (vedi per tutti l’esito disastroso e ampiamente da noi previsto derivante dalla Tassa di possesso ”ex stazionamento”), il tema dell’utilizzo del Redditometro in relazione al possesso di barche e natanti può prestarsi a qualche equivoco che merita di essere chiarito, anche per evitare che nell’immediato futuro altre organizzazioni imprenditoriali del settore si ”intestino” a tal proposito titolarità e meriti che non hanno per nulla in materia.
Infatti il Nuovo Redditometro messo a punto dall’Agenzia delle Entrate e che dovrebbe tra poco diventare effettivamente operativo dopo un articolato confronto con le Associazioni di Categoria e una lunga e complessa fase di sperimentazione, prevede già cambiamenti sostanziali nelle modalità con le quali stabilire un indice di coerenza tra il reddito del contribuente e il suo ”stile di vita” con effetti anche per quanto riguarda la misurazione del possesso di barche e natanti.
Il “Nuovo Redditometro”, secondo gli indirizzi espressi dall’Agenzia delle Entrate in occasione di vari incontri con le Associazioni di Categoria, non intende costituire uno strumento automatico di accertamento del reddito, ma uno strumento di orientamento per il medesimo contribuente (funzione di ”compliance”), nonché di potenziamento dell’analisi di rischio evasione cui far seguire eventualmente, in base alla classe di rischio effettivamente registrata, azioni mirate di accertamento. Gli elementi indicativi di capacità contributiva che il Fisco intende misurare col Nuovo Redditometro verranno ricondotti a 100 voci di spesa rappresentative di tutti gli aspetti della vita quotidiana del contribuente e del suo nucleo famigliare, e che contribuiscono congiuntamente alla stima del reddito effettivo.
Queste voci sono aggregate in 7 categorie, una delle quali (Mezzi di Trasporto) ricomprende anche Natanti e Imbarcazioni alla stregua di Automobili, Minicar, Caravan. Moto, Aeromobili, Mezzi di trasporto in leasing e noleggio.
La relazione tra questi elementi e il reddito (per gruppi omogenei di famiglie differenziati per area geografica) e le eventuali incoerenze verranno stabilite in base alla spesa effettiva di una o più determinate voci inserite nel ”paniere”; a prescindere, quindi, per la fattispecie che qui a noi più interessa, dal fatto che la spesa abbia riguardato una imbarcazione anziché, ad esempio, un camper!
In buona sostanza il possesso di una barca da diporto non verrà più “pesato”, ai fini della presunzione del reddito, utilizzando coefficienti precostituiti con il perverso ed obsoleto effetto “moltiplicatore” presente nell’attuale versione del redditometro.
Il concetto demagogico e fuorviante che l’acquisto e il possesso di una barca, anche se di modesto valore commerciale, significa automaticamente possedere un “bene di lusso” continuerà purtroppo a circolare anche in futuro come luogo comune della comunicazione mediatica, ma quantomeno ai fini del Redditometro non dovrebbe più acquisire sul piano valutativo un peso specifico superiore a quello di altre voci di spesa classificate. Casomai si tratterà a tal proposito di monitorare con attenzione i criteri con i quali verranno misurate le spese annuali di mantenimento del bene, dal momento che in questo caso occorrerà affidarsi a parametri precostituiti.
CNA Produzione Giancarlo Gamberini