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Incentivi alla nautica

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Si è parlato e sparlato spesso con gli operatori sugli incentivi alla nautica, contenuti per la prima volta nella manovra del Governo con Decreto Legge 40/2010 e operativi da marzo/aprile 2010. Nel settore la percezione diffusa di questi interventi è stata quasi sempre critica o negativa…

Eppure il valore simbolico e la ratio degli aiuti, non ci sembrano immeritevoli, seppur di consistenza assai limitata. Meritevoli perché rivolti alla nautica di piccole dimensioni e per la precisione: uno sconto del 20% sul prezzo di un fuoribordo (massimo 75 kw-100 hp), con un contributo massimo di 1.000 euro. Le motorizzazioni interessate riguardano barche da 7-8 metri. Lo spirito della misura è agevolare la sostituzione di fuoribordo vecchi e inquinanti con nuovi modelli realizzati secondo quanto prescrive la più recente normativa Ue (direttiva 2003/44/Ce) in tema di contenimento di fumi e rumori. L’altro intervento è o sarebbe studiato per l’acquisto di impianti per la laminazione della vetroresina sottovuoto fino a un massimo di 200.000 euro, quindi per scafi fino a 10 metri. Con l’ulteriore vantaggio di salubrità in cantiere, riduzione dei problemi di aspirazione e indirettamente di rinnovo delle carene che oggi sono sempre più studiate a ridurre i consumi.

Inoltre l’argomento si presta a una certa fumosità e indeterminazione: abbiamo quindi deciso di risalire alla fonte prima, il Ministero dello Sviluppo Economico, per eliminare ogni possibile filtro e interpretazione errata. L’interesse è di attualità stringente, in quanto entro la fine dell’anno potrebbero essere convogliate, “riattribuite” nuove risorse nella nautica, da incentivi di altri settori, rimaste a disposizione. Forse già alla fine di ottobre. Tecnicamente, si avranno ancora tutto il 2010 per riprenotare i fondi, più i 150 giorni successivi, per la gestione amministrativa. Se quindi non possiamo fare un bilancio definitivo e non abbiamo al momento ancora i nomi dei beneficiari, fondamentali per averne un’idea più precisa, abbiamo però ricevuto le prime informazioni con grande velocità e collaborazione. I maligni potrebbero sostenere che già in questo stia la notizia. La notizia invece è che la stragrande maggioranza dei fondi è stata prenotata e utilizzata negli stampi e non per i motori fuoribordo come moltissimi pensano, forse con una certa prevenzione. Seguiremo gli sviluppi, cercheremo di capire come e da chi, ma allo stato attuale, dei 20 milioni disponibili, 1.075.000 euro è stato utilizzato per 1.316 motori fuoribordo, con 220 rivenditori. Mentre circa 18.924.000 euro sono stati erogati per 155 stampi. Quindi se – come sostiene il Ministero – è stato complesso conciliare le due anime della manovra, rivolta ai consumatori, per quanto riguarda i motori e noi operatori e aziende, per quanto concerne gli stampi, nella realtà dei fatti ha avuto la meglio proprio la seconda con 53 stampisti o cantieri beneficiari, con una media di 4 stampi ognuno. A dispetto di quanto comunemente si pensa nel nostro stesso mondo.

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