Nella Volvo Ocean Race ci sono tre momenti cruciali: la partenza, l’arrivo e il doppiaggio di Capo Horn. Il sogno di tutti i velisti è partire da Auckland in Nuova Zelanda e percorrere la quinta tappa di questa mitica regata, solcando l’oceano Pacifico meridionale dalle “Roaring Forties” alle “Furious Fifties”. Il Pacifico Meridionale ha caratteristiche uniche al mondo: onde gigantesche e sistemi meteorologici che, in virtù della sua vastità e distanza dalla terraferma, circolano liberamente, senza subire alcuna influenza da parte delle masse terrestri, determinando fenomeni atmosferici di estrema intensità. Il percorso della Volvo Ocean Race attraversa il punto più distante dalla terra di tutti gli oceani, per poi doppiare il leggendario Capo Horn e fare rotta a Nord verso il Brasile. Le prestazioni dei sistemi di bordo in questa perigliosa traversata attestano quindi, senza tema di smentita, la qualità, il livello tecnologico e i test approfonditi ai quali Mastervolt sottopone tutti I suoi prodotti. Ecco i motivi per i cui Mastervolt è stata scelta come fornitore elettrico ufficiale della Volvo Ocean Race: tecnologia avanzata, affidabilità, integrazione e supporto globale. Le sette imbarcazioni, 20.37 m. (66 ft) in fibra di carbonio, sono dotate di un sistema elettrico integrato Mastervolt che genera, immagazzina, distribuisce e gestisce il fabbisogno energetico della barca e dei dispositivi di comunicazione. Durante la competizione, Mastervolt, leader globale per la produzione di dispositivi per la conversione energetica e di sistemi integrati per la gestione energetica, ha utilizzato i dati e il feedback provenienti dai diversi team che partecipano alla regata per affinare e tarare i sistemi di bordo sull’efficienza ottimale.L’Oceano Pacifico ha sempre preteso un pedaggio dalle imbarcazioni e dai naviganti che lo solcano e lo pretende anche dai sistemi di bordo che supportano questa traversata. Questa, come anche la precedente edizione della Volvo Ocean Race, sono costellate di incidenti di vario tipo: alberi rotti, vele strappate e infortuni ai velisti sono all’ordine del giorno. Non è difficile immaginare gli equipaggi che spingono al massimo, quattro o cinque barche nel raggio di due miglia che, dopo aver percorso migliaia di chilometri, vanno avanti giorno e notte a colpi di strambate, a una velocità di oltre 30 nodi e a una distanza di pochi metri l’una dall’altra. Le barche si sono fatte strada verso Capo Horn, sfidando il vento sferzante e i colpi bassi degli altri team, piegate su un fianco, pompando acqua in continuazione dall’interno dello scafo e sfidandosi costantemente con grande determinazione. Le caratteristiche estreme di queste condizioni di navigazione, considerando anche repentini sbalzi di temperatura, urti e vibrazioni, hanno spinto le varie apparecchiature di bordo al limite delle prestazioni. Per avere un’idea, si pensi che il tempo di utilizzo totale dei dispositivi durante la competizione si può quantificare come equivalente a oltre un decennio di crociera da diporto senza interruzioni. In ogni tappa di questa lunghissima regata (38,379 miglia) c’è un’area denominata «The Boatyard», dove ogni imbarcazione viene assistita e supportata. Capitanato dal maintenance manager VOR, Nick Bice, lo staff tecnico Mastervolt sul posto è parte integrante del team, in costante contatto con gli equipaggi, via satellite durante la gara e presso la Boatyard, per verificare e tarare tutti i sistemi della barca. Il feedback proveniente dai vari team durante questo processo è di vitale importanza ed ha prodotto svariati aggiornamenti finalizzati all’ottimizzazione dei sistemi. «I miglioramenti suggeriti dai team hanno incluso piccole variazioni nei parametri di funzionamento delle batterie al litio e cambiamenti nel tipo di suono che l’allarme di bassa tensione produce, in modo che gli stessi allarmi non disturbino il riposo dei membri dell’equipaggio», ha dichiarato Dennis de Beer, Application Engineering Team Leader di Mastervolt. «Questi miglioramenti volti a ottimizzare prestazioni e condizioni sono stati realizzati grazie a semplici modifiche nei settaggi della tecnologia digitale CZone dei sistemi energetici. Ogni aggiornamento fatto per una specifica imbarcazione è copiato su tutte le altre, in modo che sia garantito il livello di equità per tutte le imbarcazioni e durante tutta la regata», ha aggiunto.
Quando la Volvo Ocean Race terminerà a Gothemburg, in Svezia, nel giugno del 2015, il team di ingegneri Mastervolt avrà processato e fornito una valutazione approfondita delle prestazioni di ogni sistema. Il complesso delle acquisizioni derivanti da questa incredibile occasione di testare in tempo reale tutti i dispositivi e i sistemi, sarà utilizzato per lo sviluppo, l’espansione e il miglioramento della gamma prodotti Mastervolt. «Il feedback e i dati derivanti da questa competizione hanno per noi un incalcolabile valore», dichiara Dennis de Beer. «Mastervolt da sempre si sforza di spingere in avanti la frontiera dello sviluppo tecnologico e dell’efficienza; le straordinarie condizioni e i dati della regata ci aiuteranno a sviluppare la prossima generazione di dispositivi energetici e di gestione di bordo».