Siamo stati ieri all’incontro con il nuovo presidente di UCINA Massimo Perotti. Le novità erano nell’aria e da ieri i rumors hanno preso corpo e sostanza. Il Nautico – e la città di Genova – si sa, sono di fronte a un bivio – o precipizio a seconda delle prospettive – o cambia e con esso l’attitudine del nostro mercato interno, oppure la nautica nazionale rischia davvero di diventare un autentico deserto.
Un Perotti cui non mancano grinta ed entusiasmo ha illustrato in questo incontro i punti cardinali della nuova gestione, ora come ora, strettamente vincolata ai risultati del Nautico.
Intanto i fatti e alla fine qualche doverosa considerazione: oltre al Salone Nautico di Genova, nella nuova versione -coerente con l’andazzo del nostro settore- UCINA aggancerà il movimento creato da EXPO 2015 con un evento che si terrà a maggio dedicato alla nautica. Questo evento, il cui nome è ancora in gestazione (tra le ipotesi più accreditate si vuol sottolineare il nome Riviera, a parere di chi scrive un po’ troppo francofilo e piuttosto valorizzerei Mediterraneo) avrà una durata di 6 giorni ed estenderà il suo impianto lungo l’intero asse portuale cittadino, ovvero: il marina fiera, il porto antico e il Marina Genova aeroporto. Effettivamente, come sottolineato da Perotti, nessuna delle classiche sedi espositive concorrenti può vantare ben 3 porti a disposizione. Nelle intenzioni di UCINA, nella sede del Salone saranno presentate barche nuove, al porto antico si vuol mantenere il MYBA – l’appuntamento dedicato a broker e charter – mentre all’Aeroporto un’esposizione di barche usate.
La quinta di questo teatro sarà naturalmente la città di Genova che dovrebbe – e qui il condizionale è d’obbligo – ospitare il mega evento aprendo i suoi luoghi, e palazzi, così suggestivi e ricchi di fascino. L’ispiratore di questo è naturalmente il Salone del Mobile di Milano che con i suoi eventi Fuori Salone è oramai in grado di rivoluzionare completamente la città per una settimana. Lifestyle e Italian Design, questo il mantra della nuova manifestazione.
Oltre all’esposizione di barche, il programma prevede una serata inaugurale memorabile, una serie di eventi e tavole rotonde con architetti e designer di fama mondiale che si concluderà con una giornata di lavori dedicata al tema centrale di EXPO, ovvero il Feed the Planet in cui i proventi della serata di Gala saranno devoluti per un progetto benefico in via di individuazione.
Qualche considerazione: Perotti è decisamente entusiasta e pare galvanizzato dalla sfida enorme che ha di fronte a sé. Cambiare tutto per non cambiare nulla non è nel suo DNA e la sua vita professionale lo dimostra: Sanlorenzo è al secondo posto nella classifica mondiale dei produttori di yacht, proprio dietro Azimut-Benetti dove lui è stato per 25 anni. È entrato in Azimut quando il cantiere aveva 25 dipendenti e ne è uscito che ne contava 3.000.
Nella squadra di UCINA presente all’incontro, oltre al d.g. Marina Stella e Beppe Franzoni, si è aggiunto il giornalista Antonio Vettese che svolgerà il ruolo di cerniera per il gemellaggio con la Biennale di Venezia e altre iniziative legate al design.
Durante l’incontro sono state illustrate anche le motivazioni che hanno portato a decidere il periodo, maggio è il mese in cui i cantieri hanno in pancia il maggior numero di barche in stock e contestualmente il periodo più favorevole per l’acquisto della barca. Sono passati i tempi in cui si vendeva la produzione dell’anno successivo in autunno. Ora il cliente si prende con l’acquisto d’impulso. Dettaglio non trascurabile, l’evento dovrebbe diventare un format esportabile poi in tutto il mondo, elevando il concetto dell’Italian Design al pari del German Technology o del Flair Francese…
L’evento di maggio ha dunque delle basi ambiziose tanto quanto le conferme dell’appoggio della città (Perotti ha sottolineato i suoi buoni rapporti con Burlando, Doria e tutta l’amministrazione cittadina) anche perché, tolto l’imminente arrivo della Concordia, Genova non può permettersi di perdere una perla tanto preziosa come la kermesse genovese, che sia a ottobre a maggio poco importa.
Sempre a nostro modesto parere, sarebbe forse stato più prudente presentare l’iniziativa in occasione del prossimo Salone, non vorremmo che gli espositori che hanno confermato la loro presenza si sentissero come gli abbonati juventini messi di fronte alla notizia del cambio di allenatore fuori tempo massimo. Questo perché magari qualcuno potrebbe decidere di non partecipare a uno piuttosto che all’altro. Sarà interessante poi capire la posizione di Azimut: si ‘stringerà a coorte’ assieme agli altri fuorusciti e sposerà il nuovo evento genovese o continuerà a frequentare esclusivamente lidi, riviere e mercati fuori dal territorio nazionale?
Vale la pena aggiungere un dettaglio, marginale ma nemmeno tanto: come molte belle iniziative, la prima idea di questo salone di maggio è nata in un bar di Miami durante una pausa tra Lamberto Tacoli, Anton Giulio Albertoni -all’epoca a fine mandato- e lo stesso Perotti.
Molti dettagli sulla manifestazione arriveranno a breve. Le premesse sono buone, come le aspettative e le ambizioni degli organizzatori. Del resto, come scritto all’inizio, di alternative ne sono rimaste poche e, tolta l’idea di fare un salone all’Idroscalo di Milano e parafrasando Garibaldi a Calatafimi, qui si fa la nautica o si muore.